Chain of Custody nella Cyber Security Forense

La Chain of Custody nella Cyber Security Forense: Un Pilastro Fondamentale

Nel mondo della cyber security forense, uno degli aspetti più critici è garantire che le prove digitali raccolte siano autentiche, intatte e utilizzabili in un contesto legale. Questo processo è governato dalla chain of custody (catena di custodia), una metodologia strutturata che assicura la tracciabilità e l’integrità delle evidenze digitali.

Ma cosa significa realmente chain of custody e come si applica nella pratica?


Cos’è la Chain of Custody?

La chain of custody è il processo documentato che segue ogni elemento di prova dalla sua raccolta fino alla sua presentazione in un tribunale. Include informazioni su:

  • Chi ha raccolto la prova
  • Quando e dove è stata raccolta
  • Come è stata trasferita e custodita
  • Chi ha avuto accesso alla prova e per quale motivo

Questa documentazione è essenziale per dimostrare che le prove non sono state alterate, manipolate o compromesse durante il processo investigativo.


Perché è Importante?

La validità delle prove digitali in un’aula di tribunale dipende interamente dalla loro integrità. Senza una chain of custody chiara e ininterrotta, anche le prove più incriminanti possono essere dichiarate inammissibili. Per questo motivo, è fondamentale che ogni professionista coinvolto in un’indagine forense segua rigorosamente questo protocollo.


Esempio Pratico

Supponiamo di essere coinvolti in un’indagine su un caso di frode digitale. Di seguito, un esempio di come applicare la chain of custody durante l’intero processo:

1. Raccolta delle Prove

I dispositivi sospetti, come computer, smartphone e hard disk, devono essere raccolti in modo corretto, rispettando le normative. È fondamentale che:

  • I dispositivi siano etichettati con informazioni quali numero di caso, data e ora del sequestro, luogo e nome del responsabile della raccolta.
  • Venga creata una copia forense bit-a-bit per preservare i dati originali.

2. Conservazione delle Prove

Le prove raccolte devono essere conservate in un luogo sicuro, come un armadio con chiusura a chiave o un server isolato. Ogni accesso a queste prove deve essere registrato in un registro ufficiale che riporti:

  • Data e ora dell’accesso
  • Nome del responsabile
  • Motivo dell’accesso

3. Analisi Forense

Durante l’analisi forense, utilizzerai strumenti certificati per individuare prove utili, come transazioni finanziarie sospette, file cancellati o comunicazioni fraudolente. Tutte le attività svolte devono essere documentate, specificando:

  • Strumenti utilizzati
  • Passaggi eseguiti
  • Risultati ottenuti

4. Report e Presentazione

Al termine dell’analisi, fornirai un report dettagliato che includa:

  • Le prove trovate
  • Il metodo di raccolta e analisi
  • La garanzia che la chain of custody è stata rispettata

Questo report potrebbe essere utilizzato in tribunale per supportare un caso legale.


Best Practices per una Chain of Custody Efficace

  • Utilizza strumenti certificati: Assicurati che ogni software o dispositivo utilizzato sia riconosciuto e accettato dalla comunità forense.
  • Documenta ogni passaggio: La trasparenza è cruciale. Ogni azione deve essere riportata nel registro della chain of custody.
  • Forma il team: Assicurati che tutte le persone coinvolte comprendano l’importanza della catena di custodia e sappiano come applicarla.

La chain of custody è il cuore pulsante della cyber security forense. Seguendo queste linee guida, puoi garantire che le prove digitali siano valide e utilizzabili in un contesto legale, contribuendo in modo significativo al successo delle indagini.